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CORRIERE DEL VENETO – 22 giugno 2017
Nel Padovano – infarto a calcetto, salvato dalla colletta per il defibrillatore

L’ECO DI BERGAMO – 02 luglio 2017
Alzano, infarto in piscina 51enne salvato dal defibrillatore

Ogni anno migliaia di persone (circa 70.000) sono colpite da un arresto cardiaco, un evento spesso non preceduto da sintomi o segnali premonitori.
Il 5% degli arresti cardiaci si verifica nei luoghi di lavoro.

L’arresto del cuore e della circolazione sanguigna determina una scarsa ossigenazione del cervello e produce in pochissimo tempo (anche solo 4/6 minuti) lesioni gravissime o molto spesso la morte.
I dati ufficiali ci dicono che la sopravvivenza a questo evento è inferiore al 10% e che la capacità di evitare la morte o danni irreversibili dipende solo dalla rapidità e dall’efficacia del soccorso.
Sempre i dati ufficiali ci dicono che un soccorso tempestivo ed efficace può salvare fino al 30% delle persone colpite.

In questo scenario è vitale che le manovre base della RIANIMAZIONE CARDIO-POLMONARE (RCP) siano conosciute dal maggior numero di persone possibili e diventino, nel più breve tempo possibile, una competenza comune.
Una parte di questo lavoro è già stata svolta portando negli ambienti di lavoro personale formato nelle tecniche di Primo Soccorso (L’Art. 43 comma 1 lettera b del D.Lgs. 81/08 prescrive la designazione e formazione di uno o più lavoratori incaricati dell’attuazione delle misure di prevenzione e gestione delle emergenze).
Nel caso in cui il cuore si arresti il primo fondamentale trattamento resta sempre il massaggio cardiaco, ma la sua azione è fortemente rafforzata dalla disponibilità di un Defibrillatore semi-Automatico Esterno (DAE).
Il DAE determina automaticamente, se per il ritmo cardiaco analizzato, sia necessaria una scarica e ne seleziona il necessario livello di energia.
Per ricevere un adeguato addestramento all’uso del DAE(Corsi BLS-D – Basic Life Support and Defibrillation) bastano solo 5 ore di formazione, erogate da personale sanitario specializzato e autorizzato (la Regione Lombardia ha affidato all’AGENZIA REGIONALE EMERGENZA URGENZA – AREU il compito di soggetto promotore della formazione ed unico soggetto delegato al rilascio dell’abilitazione alla defibrillazione).

Ad oggi la presenza del DAE è obbligatoria, per le società sportive, durante le manifestazioni agonistiche e amatoriali (Decreto Balduzzi n. 158 del 13 settembre 2012 – Decreto 24 aprile 2013), ma la sua diffusione e la formazione del personale extra ospedaliero (personale laico) è promossa già dalla Legge n°120 del 03 aprile 2001.
In Regione Lombardia la DGR IX/4717 del 23 Gennaio 2013 ha emanato le linee guida per l’uso del DAE.
È importante ricordare che le disposizioni INAIL prevedendo una riduzione del premio INAIL per le aziende che adottano il DAE e attivano la formazione del personale al BLS-D.

In quest’ottica sempre più aziende stanno partecipando alla campagna di diffusione del DAE attrezzandosi al proprio interno con postazioni DAE e formando il proprio personale, ma anche finanziando la diffusione di postazioni pubbliche d’emergenza contenente un Defibrillatore semi-Automatico.

IL TIRRENO edizione Pontedera – 03 agosto 2017
Operaio colto da malore, salvato da due colleghi e un defibrillatore

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